"A che ora è l'appuntamento?...solito orario 17:30 massimo 18:00 al solito posto. E sarebbe?...ci vediamo al parcheggio uscita tangenziale. Ok ok perfetto!...Non dimenticarti di portare il microfono, io intanto carico l'auto con l'impianto, ok, chiami tu gli altri per ricordare di non dimenticare nulla?...si li chiamo io..."
Classiche telefonate di un preSpettacolo, uniti e compatti, un bel gruppo di cabarettisti, di amici, un team pronto a regalare e strappare sorrisi in giro per l'italia, un po come una squadra di calcio, con il suo Mister ed i suoi Giocatori (Noi). Quanti palchi abbiamo calcato, quanti spot c'hanno illuminato, innumerevoli serate. Quante serate senza vedere un euro, quante invece, si veniva "retribuiti" solo con qualche spicciolo che ci aiutava a sostenere le spese di "trasferta"...A volte ci capitava anche di lavorare per gli enti, i Comuni, per feste di piazza, teatri, manifestazioni...ed era grazie a queste serate che riuscivamo a mettere da parte qualcosina per il fondo cassa della nostra associazione, che ci aiutava a sostenere le spese di gestione, il tutto senza scopo di lucro, mai nessuno di Noi ha avuto un euro da questi eventi. Erano tutti lì, giacevano in quel conto alla banca, pronti ad esserci utili nel momento in cui ci sarebbero serviti. Ma un dì...proprio quel dì...Il sipario si chiuse, si sfasciò lo spogliatoio e ci fu l'esonero del Mister.
Era una sera d'estate quando ad uno di noi gli arrivò una telefonata che diceva...Il conto dell'associazione è in bianco. Si pensò subito aduno scherzo ma quando subito dopo arrivò la mail con l'estratto conto i nostri volti cambiarono colore, increduli, non c'era chissà quale cifra su quel conto, ma quella sera non era rimasto nulla, neanche un euro. Fu una notte in bianco, come il nostro conto, quanti perchè, quante domande, ma soprattutto perchè c'ha fatto questo...eppure eravamo "Amici". Il mattino seguente, con una scusa al telefono invitiamo il colpevole ad un incontro ed arrivati all'appuntamento...s'iniziò a "sfilare la corona"...cercavamo spiegazioni, domande a raffica senza nessuna risposta...eravamo delusi...molto delusi.
Quel giorno si chiuse un capito, si chiuse un sipario, rimanemmo per un po seduti nel buio delle quinte, non c'era più la squadra, non c'era più il Mister (traditore), eravamo rimasti in tre, con la testa fra le mani, eppure in quel periodo sembrava che tutto andava bene, ma quel giorno dentro di noi un unico brivido, un'unica forza, quella di continuare...ci alzammo dalle nostre sedie, uno sguardo ed il sipario si riaprì...Sigori e Signore benvenuti in Villa PerBene.
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